Momò Calascibetta: La casa di Nuccia Cesare, la casa appesa al cuore. – Disegno a matita 2009
“Vasetti”
“Quantu n’hai ‘nta burnìa … ” era l’adagio con cui mi omaggiava spesso mia nonna.
E non era necessariamente un complimento.
La burnìa (dall’arabo ‘buhya’) era il vaso di vetro contenitore di vivande: marmellate, pomodori, olive, estratto, caponate … e … e … per l’occorrenza, per il piacere, per l’inverno.
E mia nonna? Mi voleva dire che ‘tenevo in serbo’ sempre trovate nuove, bizzarre, spiazzanti: io picciridda più di una donna fatta! Come mi permettevo? Ma almeno lei era sincera.
Questo sito è un deposito di burnìe: di diverse ‘pietanze’, di conserva.
Per l’inverno che arriva. Per la stagione più bella.

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Amori a braccio | 1986
Piccole stragi | 1992
La croce del Sud | 1994