Il siciliano per caso…..

27 Dic 2024 | Lost in the stars

“Io sono siciliano per caso, vivo solo per scoprire la bellezza, tutto il resto non è che una forma di attesa”.

2 ottobre 2022  ·Cari amici, sono stati due mesi difficili. Vi sembrerà ridicolo, ma ad agosto una zanzara mi ha messo fuori combattimento. A me le zanzare non hanno mai fatto niente. Stavolta, però, mi sono sentito molto male. In principio non avevo collegato il mio malessere con la puntura di zanzara. Pensavo fosse covid, magari di una nuova variante, non riconosciuta dai tamponi, ma niente: pur prendendo i farmaci del caso, la febbre non passava e la stanchezza aumentava. All’improvviso ho perso conoscenza. Mi sono ritrovato in ospedale, con mia moglie e mio figlio al mio fianco. Avrei voluto dire loro tante cose, ma non potevo parlare. Potevo solo comunicare con gli occhi quanto volessi loro bene. Stavo combattendo la mia battaglia più difficile, contro un nemico ignoto. I medici non sapevano di che cosa si trattasse. Si limitavano a farmi trasfusioni e ad aiutarmi nella respirazione. Doveva essere qualcosa di grave, ma io volevo vivere. Volevo continuare a dipingere, continuare a raccontare al mondo la mia storia. Sentivo vicino l’amore di Enza e Filippo e degli amici più cari, che chiamavano ogni giorno. Non potevo mollare. Infine è arrivata la diagnosi. Ero il primo caso siciliano di Febbre del Nilo Occidentale. Credo ne abbiano parlato anche i giornali. Una malattia solitamente non mortale, ma talvolta insidiosissima. E il mio corpo, purtroppo, non reagiva bene. La mia mente era presente, ma non potevo muovermi. Nemmeno i miei organi interni funzionavano. All’ospedale le hanno provate tutte, ma non c’è stato verso. Sono volato via e scoprirò altre cose. Vi scrivo ora, prendendo in prestito le mani di Enza, di Filippo, di Andrea e degli amici più cari, per dirvi che non sono morto. Il mio corpo è morto, è cenere, la stessa cenere che mi sono divertito a spargere sul capo mio e di tante altre persone, ma il mio spirito è vivo. Ogni qual volta un mio dipinto vi strapperà una lacrima, un sorriso, una risata amara, io sarò lì con voi. Non ho alcuna intenzione di lasciarvi. Ci sono tante cose che ho ancora da fare: due mostre pronte, un catalogo, una Momografia… Certo non potrò essere fisicamente presente, ma in spirito, ve lo prometto, ci sarò. Questo non è addio, solo un arrivederci. La vita è bellissima, e gli artisti non muoiono mai.

 

biografia:   Momò Calascibetta nasce  a Palermo in vicolo del Forno.Si laurea in  architettura con Gregotti e Pollini ma sceglie di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Pittura che Leonardo Sciascia definirà” come il racconto dettagliato dell’imbestiamento di una classe di poteregià sufficientemente imbestiata nella più lata avarizia e nella piùlata rapacità….”. Il mondo dei sogni di Momò è abitato da draghi-unicorno,idoli arcani,sogghignanti coccodrilli,giunoniche domatrici in guepiere e frustino,sfrenate tauromachie e toreri evanescenti come lemuri,cavalieri dimentichi e addormentati,minotauri ingentilitiinfiammati di passione amorosa,voluttà debordante,lascivia e ingordigia. I suoi personaggi hanno assistito”alla caduta degli dei” ma conservano l’imprinting del mito più alto; i suoi “relitti umani”
divorano con cupidigia, godono e si preparano all’atto unico,forse finale,dell’effusione amorosa,della totale consunzione carnale dell’individuo,del deliquio dei sensi nella sfrenatezza di un’avida passione.  Nel 1982 si trasferisce a Milano dove nascono tematiche come “Comiso Park”,”Piazza della Vergogna”,”De l’Amour”,”Labirinto
Verticale”,”Terromnia”…che troveranno spazi espositivi …                                                 ‘LOBODILATTICE’      Arte e Cultura Online dal 2004                                                    URL:    http://www.artmomo.com/blog